Cos’è il Fenilpiracetam?

Il Fenilpiracetam è stato uno dei primi derivati sintetizzati del Piracetam, sviluppato in Russia negli anni ’80 per aiutare gli astronauti sovietici a mantenere la concentrazione durante l’esplorazione dell’orbita terrestre bassa. Ha effetti simili, sebbene più marcati, rispetto ad altri nootropi popolari come il Piracetam e il Noopept. Sebbene non sia illegale, il Comitato Olimpico ne ha vietato l’uso tra gli atleti, poiché le sue proprietà stimolanti sono state dimostrate in grado di aumentare la resistenza fisica durante le competizioni.

Come accade con altri nootropi, si riporta che il Fenilpiracetam migliori la funzione cognitiva e la memoria, oltre a esercitare un effetto stimolante.

Proprietà chimiche del Fenilpiracetam

Il Fenilpiracetam presenta proprietà chimiche simili alla sua molecola madre, il Piracetam, con l’unica differenza che un gruppo fenilico è legato al nucleo pirrolidonico. Questo gruppo funzionale aggiunto ne aumenta la biodisponibilità e gli permette di attraversare la barriera emato-encefalica con maggiore efficienza. È stato anche teorizzato che questa modifica aumenti l’affinità della molecola per specifici trasportatori di neurotrasmettitori, il che potrebbe spiegare i suoi effetti significativamente più marcati su cognizione, memoria e vigilanza.

Il dosaggio più comune di Fenilpiracetam varia solitamente tra 100 mg e 350 mg al giorno, sebbene alcuni utenti sostengano di aver bisogno di dosi fino a 450 mg per avvertire gli effetti.

Usi del Fenilpiracetam

• Stimolante: Il Fenilpiracetam è noto per le sue proprietà stimolanti pronunciate, simili a quelle della caffeina. Viene spesso utilizzato come integratore pre-allenamento e per migliorare la resistenza atletica. Questa azione stimolante potrebbe derivare dalla sua somiglianza con i composti della classe delle fenetilamine, comparabili all’Adderall.
• Miglioramento della memoria: Così come la sua molecola madre, il Fenilpiracetam è considerato utile nel processo di formazione e conservazione della memoria.
• Miglioramento della funzione cognitiva: Sebbene non siano stati condotti molti studi specificamente sul Fenilpiracetam, esso è essenzialmente una versione più potente del Piracetam, per il quale esiste un’ampia letteratura scientifica. Tra le aree cognitive più influenzate troviamo l’intelligenza spaziale, la memoria e le capacità verbali.
• Rallentamento del declino cognitivo: Il declino cognitivo, dovuto a lesioni cerebrali da epilessia o disturbi del sistema nervoso centrale, può rappresentare una sfida sia per il paziente che per la sua famiglia. Diversi rapporti preliminari suggeriscono che il Fenilpiracetam possa rallentare il declino cognitivo in modo più efficace rispetto al Piracetam. Negli ultimi anni, il suo utilizzo nella depressione è aumentato, e i primi studi hanno mostrato risultati promettenti.
• Maggior concentrazione: Molti utenti riferiscono un aumento moderato o elevato della concentrazione dopo l’assunzione di Fenilpiracetam. Come accennato, questa azione stimolante potrebbe derivare dalla sua somiglianza con i composti della classe delle fenetilamine, comparabili all’Adderall.

Differenza tra Piracetam e Fenilpiracetam

Il Piracetam è stato il primo racetam sviluppato e sintetizzato, diventando il precursore di tutte le altre sostanze di questa classe. Il Fenilpiracetam è strutturalmente identico al Piracetam, con la sola aggiunta di un gruppo fenilico legato al nucleo pirrolidonico.

Si stima che questa singola modifica renda il Fenilpiracetam dalle 30 alle 50 volte più potente del Piracetam e gli conferisca proprietà stimolanti assenti nella molecola originale.

Poiché il Piracetam è vietato in diversi paesi, il Fenilpiracetam rappresenta un’alternativa legale di alta qualità, che richiede dosaggi inferiori e offre effetti più evidenti. Sebbene nella comunità nootropica vi sia un lungo dibattito su quale delle due sostanze sia migliore, la maggior parte degli utenti concorda sul fatto che il Fenilpiracetam fornisca benefici cognitivi più marcati.

Avvertenze ed effetti collaterali del Fenilpiracetam

Come per quasi tutti i nootropi, gli effetti collaterali del Fenilpiracetam sono generalmente lievi o assenti. La LD50 di questa sostanza non è stata determinata, e gli studi suggeriscono che sia sicura anche se assunta ad alte dosi per lunghi periodi.

Gli effetti collaterali più comuni riportati dagli utenti includono insonnia, irrequietezza e ansia, simili a quelli causati da un eccessivo consumo di caffeina. Se si manifestano tali sintomi, è consigliabile ridurre il dosaggio.

È importante notare che il Fenilpiracetam non è approvato per il consumo umano, nonostante la letteratura disponibile suggerisca un elevato profilo di sicurezza.